Il campo di impiego abbraccia tutte quelle lavorazioni industriali che determinano un'emissione di vapori inquinanti: industria chimica, farmaceutica, meccanica, galvanica, lavorazione pelli, cartiere etc…
Inoltre, nel campo civile, sono installati per depurare i composti maleodoranti che si sviluppano all' interno degli impianti di trattamento acque.
Nella colonna di lavaggio i gas, aspirati dal ventilatore, attraversano uno o più strati di corpi di riempimento irrorati in controcorrente dal liquido di lavaggio.
Un separatore di gocce finale trattiene tutte le particelle trascinate dalla corrente di gas.
Questa tipologia di impianto è applicabile dove l' inquinante è costituito da un composto solubile; nella colonna di lavaggio viene realizzata la fase di scambio gas / liquido e nel liquido di lavaggio, attraverso reazione chimica, abbiamo la neutralizzazione dei composti inquinanti. Attraverso le reazioni chimiche che si realizzano all' interno dell' impianto risulta sovente possibile ottenere sottoprodotti riutilizzabili nel ciclo produttivo iniziale.
Sono realizzate varie tipologie di colonna di lavaggio, ognuna con caratteristiche appropriate a trattare il flusso di gas da depurare:
Le prime tre tipologie sono prevalentemente utilizzate per inquinanti altamente solubili e che reagiscono chimicamente con il liquido di lavaggio.
Le altre due sono utilizzate per l' abbattimento di polveri e particelle di varia granulometria.
In funzione del tipo di inquinante, concentrazione, rendimento richiesti, viene determinata la tipologia e dimensione della colonna di lavaggio con particolare attenzione nella scelta dei corpi di riempimento e alla loro dimensione. Il rapporto gas / liquido di lavaggio determina le caratteristiche di portata della pompa con conseguente dimensionamento del serbatoio di ricircolo.
Sono disponibili varie tipologie di riempimento: riempimenti sfusi realizzati in varie forme e dimensioni, e riempimenti strutturati con diversificate sezioni di passaggio; questo consente al progettista di affrontare con sicurezza le diverse problematiche ambientali e di realizzare impianti nel rispetto dei limiti imposti dalle normatine antinquinamento.
I materiali di costruzione generalmente utilizzati sono materiali termoplastici antiacido quali il Polipropilene PP, Polipropilene autoestinguente PPS, Polietilene PE, PVC con o senza rinforzo esterno in PRFV.
Nel caso di installazioni in aree classificate ATEX si ricorre all' utilizzo di materiali autoestinguenti e antistatici/elettroconducenti quali il PPS EL.
La presenza di materiali termoplastici limita la temperatura di impiego che deve essere inferiore ai 100 °C.
Gli impianti possono essere gestiti manualmente o completamente automatizzati inserendo l'opportuna strumentazione di controllo.