Un capitolo molto ampio ma non per costruzioni di condotte a pressione bensì senza pressione e per realizzazione di apparecchiature in materiale termoplastico come pozzetti, vasche, cappe , camini, ventilatori ecc. con la tecnologia di giunzione ad aria calda con apporto di materiale esterno.
Questi saldatori possono essere del tipo manuale con alimentazione di aria centralizzata nello stabilimento o con una autonoma ventola incorporata per impieghi in cantiere, dove l’alimentazione di aria non è disponibile centralizzata.
Il procedimento di questa tecnica si basa sull’aria che passa una zona riscaldante , si riscalda e uscendo fuori in dal canale del saldatore ben definito, riscalda contemporaneamente sia il filo di saldatura, che deve uscire dall’ugello e congiungere i parti esterni da saldare. Se si deve saldare grossi spessori , si usa al posto del saldatore a mano un estrusore , che ha lo stesso principio di funzionamento riscaldando sia il materiale di saldatura che contemporaneamente la zona di giunzione.
Questa tecnologia si usa per tutti i materiale termoplastici e nel presente caso per PE, PP, PVDF, ECTFE, PFA, FEP e PVC.
Il controllo delle buona saldatura con apporto di materiale si esegue con un scintillometro, che alle tensione di scarico fino a 20.000 V individua immediatamente punti critici di non tenuta con la scarica della elevata tensione purché si ha provveduto di inserire un contro polo metallico.
Tutti gli accessori e mezzi di controllo fanno parte del programma attrezzatura della Hürner Italia S.r.l..